LA PRODUZIONE E L’ESPORTAZIONE DEL GRANO IN UCRAINA
Ai tempi dell’Unione Sovietica l’ Ucraina era considerata il granaio d’Europa e nel prossimo futuro potrebbe diventare il granaio del mondo.
di Ilaria Benedetti & Alessia Sarti
In Ucraina si trova il 30% delle terre nere (chernozem) di tutto il pianeta, considerate particolarmente fertili e adattate alla coltivazione dei cereali e non solo.
Questo fa dell’Ucraina il quarto Paese al mondo nella classifica dell’export di cereali. E’ al terzo posto per l’esportazione di mais, al quarto per quella di grano, al sesto per quella di orzo. Secondo il ministro dell’Agricoltura Mykola Prysiazhniuk l’export di prodotti agricoli nel 2012 è salito del 40%, raggiungendo il valore complessivo di 17 miliardi di dollari.
Secondo la FAO (l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura) entro il 2050 bisognerà accrescere la produzione del 70% per potere sfamare tutti i 9 miliardi di persone sulla terra. L’Ucraina potrà dare il suo contributo. Infatti, nell’ultimo rapporto della FAO sulle produzione di cereali l’Ucraina è indicata tra quei
Paesi, insieme alla Russia, che trainano la crescita del settore a livello internazionale.
Per il direttore dell’Ukrainian Agrarian Business Club la quota di export mondiale di grano per Ucraina, Russia e Kazakistan, che ora si aggira intorno al 15%, potrebbe più che raddoppiare e passare in meno di dieci anni a oltre il 30%.
L’Ucraina potrebbe alzare la produzione media degli ultimi dieci anni (37 milioni di tonnellate) a oltre 60 milioni nel breve periodo sfruttando le potenzialità inespresse, aumentando gli investimenti e la produttività.