DOPPIO SUICIDIO: LA CRISI INIZIA A FARE VITTIME
Una coppia si è suicidata nelle Marche per motivi economici. Di conseguenza un altro uomo si è suicidato.
di FRANCESCO ZANE
L’uomo, Romeo Dionisi di 62 anni, e la moglie, Annamaria Sopranzi, di 68, si sono impiccati il 5 aprile 2013 a Civitanova Marche a causa di difficoltà di tipo economico: i corpi sono stati trovati dai vicini di casa, che hanno subito avvisato i carabinieri. L’uomo era un esodato, la moglie aveva una modestissima pensione.
Secondo gli investigatori non c’è dubbio che si sia trattato di un doppio suicidio e che le cause vanno ricercate nelle precarie condizioni della coppia.
Alla tragedia se ne è subito aggiunta un’altra: il fratello della donna, Giuseppe Sopranzi, di 70 anni, non appena appresa la notizia, si è a sua volta suicidato gettandosi in mare. Il corpo è stato recuperato dalla Capitaneria di porto.
Sembra che i coniugi non avessero neanche i soldi per pagare l’affitto del loro appartamento in via Calatafimi. Secondo quanto hanno potuto ricostruire i Carabinieri l’uomo aveva lavorato come impiegato in una ditta calzaturiera, e non aveva trattamento pensionistico. La donna invece era un’artigiana in pensione. La coppia non aveva figli, e i parenti più prossimi non sono ancora stati rintracciati.
I coniugi hanno lasciato un biglietto in cui chiedono perdono per il loro gesto e indicano il luogo in cui trovare i loro corpi, uno stanzino sul retro del palazzo. Il biglietto, sul quale avrebbero lasciato il numero di cellulare della sorella di lei, era stato appoggiato vicino a un’auto nel garage in modo da essere visto. La coppia abitava nello stesso palazzo del presidente del Consiglio Comunale di Civitanova Marche, Ivo Costamagna, che di recente aveva parlato con loro e li aveva invitati in Comune per parlare con i servizi sociali, ma i coniugi gli avevano risposto che non lo avrebbero fatto perché si vergognavano.