CAVALLI O MUCCHE?
Da oggi bisogna anche aver paura del ripieno di ravioli e tortellini.
DI ELISA FABERI, OLIMPIA E LISA RUFFINI
Il fatto è esploso in Irlanda qualche settimana fa: nel ripieno tortellini sono state trovate tracce di carne di cavallo al posto di quella bovina.
Lo scandalo è partito dall’ azienda Buitoni ora appartenente alla Nestlè.
La multinazionale ha annunciato il ritiro dagli scaffali italiani e spagnoli dei “Ravioli di Brasato Buitoni” e dei “Tortellini di Carne” dopo lo scandaloso ritrovamento dell’ 1% di DNA equino.
Non si sa quanto dureranno ancora di preciso i test, ma molto probabilmente ci vorranno uno o due mesi.
Di per sé la carne di cavallo non fa male, ma bisogna stare attenti che non provenga da equini ammalati, vecchi o, ciò che è peggio,da purosangue destinati alle corse.
L’ Italia allarmata intende prendere misure assai protettive rispetto agli altri Paesi: il ministro della Salute ha chiesto alle Regioni e alle province autonome l’ intensificazione dei controlli di aziende e supermercati.
In rete i cinesi non capiscono e si stupiscono, poiché per loro la carne di cavallo è una prelibatezza, molto più costosa di quella bovina. In effetti la carne di cavallo in sé non fa male: fa male quello che può contenere nel caso provenga da animali non controllati, magari cavalli da corsa mandati in pensione e abbattuti per scopi alimentari: steroidi, ormoni, farmaci, che senza adeguati controlli finirebbero dritti dritti nei nostri piatti.
Dopo i clamorosi casi del passato (ricordiamo la mucca pazza del 2001, l’ aviaria nel 2003, la mozzarella blu del 2010) è inevitabile porsi alcune domande. Si è sicuri di comprare il cibo al supermercato o bisogna procurarsi gli alimenti da sé, diventando agricoltori e allevatori?
Dopo la crisi del nostro Paese non doveva esserci anche un problema alimentare, speriamo che gli studi rivelino buoni risultati o che si trovi al più presto una soluzione; poiché l’ Italia non ha bisogno di altre situazioni drastiche. Tutto dipende dagli scienziati e dalle loro conclusioni.